Stomach Poet

agosto 3, 2008

Intonacando pareti
in pomeriggi di grevi gocce,
Eraclito si frammenta
e lascia spazio alle chimere.
Barlumi di facile sofismo
s’affacciano su troppe menti,
e il pennello sbianca folle di pazzi.
Perplesso
lascio cader pensieri sul pube,
risalendo la china
conversando con villi d’intestino crasso;
Parbleu!
quanto nuovo sapere
dalle viscere,
dallo stomaco,
da ciò che voi nascondete,
bastardi.
Vivo di pulsazione
che mi rimanda all’origine:
gas al gas,
merda alla merda.